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Come realizzare un profilo ideale su Linkedin?

Ecco i venti passaggi chiave per realizzare un profilo perfetto su LinkedIn:

 

1. Utilizzate il vostro nome e cognome, senza soprannomi o diminutivi.

2. Create una intestazione accattivante, contenente parole chiave e frasi posizionabili nei risultati di ricerca di Google, questo, perché, oltre che dal motore di ricerca interno, il vostro profilo sarà trovato anche attraverso i motori di ricerca principali. L’intestazione è quindi uno degli elementi fondamentali in cui le parole chiave sono maggiormente determinanti. Bisogna selezionare le parole strategiche in chiave SEO.

3. La foto del profilo deve essere professionale, possibilmente eseguita da un fotografo professionista: non prendete la foto carina che magari vi hanno fatto in estate ad una cena a due iperabbronzati, per intenderci.

Può sembrare un consiglio banale, ma non lo è, credetemi.

4. L’immagine è essenziale, così come l’essere parte integrante di un Social: ciò significa che bisogna investire tempo per essere inseriti, ergo cercate di arrivare ad almeno 500 connessioni. Non è una questione di vanità, bensì porta credibilità e leadership sul web.

5. Inserite informazioni pertinenti: non banali e neanche generiche, andate sul dettaglio, es. e-mail, contatto skype, numero aziendale

6. Inserite il sito aziendale ed i vostri profili Social dove possano trovarvi: mantenete, dunque, una linea di condotta univoca che vi farà aumentare la brand reputation (sì, anche voi siete un brand, nel caso lavoriate per una determinata azienda, siete l’ambasciatore di quella determinata azienda, non dimenticatelo).

7. Personalizzate la vostra URL per essere facilmente rintracciabili e potenzialmente contattabili.

8. Aggiornate il vostro stato almeno cinque volte la settimana, al fine di renderlo “vivo” ed impattante agli occhi di chi vi legge. Comunicate, sempre, in modo competente. La percezione di voi, negli occhi di chi vi legge, deve essere sempre alta.

9. Scrivete in prima persona per creare un filo psicologico empatico nei confronti degli utenti.

10. Indirizzatevi al target che volete colpire, senza fuoriuscire da tematiche poco rilevanti o, tantomeno, bizzarre

11. Negli aggiornamenti di stato, inserite, talvolta, una foto riferibile al vostro business/azienda/settore di competenza: il visual ha un engagement nettamente superiore rispetto a qualcosa di puramente scritto, ma senza l’immagine a corredo.

12. Aggiungete le vostre esperienze e competenze in modo dettagliato, in modo tale che chi vi segue possa avallarle cliccando + su “conferma competenza”.

13. Aggiungete i vostri lavori attuali e passati tenendo in considerazione le parole chiave.

14. Assicuratevi di avere almeno 20 “conferma competenze” complessive (se sono di più, ovviamente, molto meglio).

15. Se avete fatto esperienze nel sociale o collaborate/avete collaborato a progetti filantropici, segnalatele nel profilo, mettendole in evidenza.

16. Se avete ottenuto un premio/riconoscimento nella vostra carriera professionale, inseritelo, ma senza enfatizzarlo.

17. Fate richiesta di aggregazione a gruppi di interesse aventi opportunità di business che volete potenzialmente intercettare.

18. Accettate chiunque vi chieda la connessione: può sembrare un controsenso, ma nell’ottica delle 500+ connessioni può risultare strategico.

19. Non fate aggiornamenti di stato con selfie e commenti a corredo: LinkedIn non è Instagram.

20. Commentate aggiornamenti di altri utenti o consigliateli, purchè in linea con il vostro target.

 

Descritte le 20 regole d’oro per un profilo ideale, passiamo ad i vantaggi ottenibili su LinkedIn.

 

Il primo vantaggio, è il patrimonio di dati a disposizione: la percentuale degli utenti Facebook, ad esempio, che ha inserito i dati relativi al proprio ruolo ed alla propria occupazione aziendale è assai ridotto, rispetto a LinkedIn, che è invece la piattaforma Social ideale per il B2B.

 

Solo il 16% degli utenti Facebook, difatti, ha inserito i dati professionali (ruolo, nome dell’azienda) nel profilo personale (dati ufficiali).

Un altro vantaggio empirico di Linkedin è quello che permette di incrociare dati di targeting che si riferiscono alla sfera individuale; alla sfera professionale (ruolo, funzione aziendale, seniority), alla sfera aziendale (nome azienda, tipo di azienda e dimensione della stessa azienda, settore, headquarter, altre sedi).

Ed ancora, un altro vantaggio sostanziale è quello relativo alla capacità di generare contatti qualificati nel contesto B2B.

Di seguito, invece, i dati ufficiali 2020, riportati dalla stessa LinkedIn:

– il 71% delle aziende B2B ha acquisito un nuovo cliente attraverso LinkedIn

– il 94% dei marketer B2B usa LinkedIn

– il 42% dei Buyer B2B ha affermato che usa LinkedIn come canale primario di ricerca di potenziali partner e fornitori.